Freddo...neve...
voglia di caldo..
di caminetti accesi..
e di una bella
TAZZA DI TE' !!!
Alcune cuorisi..tea
su questa dorata bevanda .
D urante la dinastia Tang si sviluppò
in Cina il cosiddetto Tributo del Tè,
che consisteva nell'invio di un
quantitativo scelto di tè all'Imperatore
che doveva essere destinato
al suo consumo personale
e quindi la raccolta (detta Imperiale)
doveva seguire regole speciali
e rigidamente codificate.
Tra queste quella che imponeva
alle giovani raccoglitrici
l'uso di guanti e il divieto assoluto
di mangiare cibi dall'odore troppo intenso
quali cipolle e aglio e spezie piccanti,
per salvaguardare le foglie
da eventuali sgradevoli contaminazioni.
N el '700 la domanda di tè in Inghilterra
i mercanti riuscivano a soddisfare
tutte le richieste, soprattutto quelle
provenienti dalle classi più modeste.
Per questa ragione si rivolgevano
al contrabbando e al mercato
nero dall'Olanda. Il pericolo maggiore
erano però le truffe a base
di tè adulterato: al tè si
aggiungevano foglie essiccate
di piante come la liquirizia e il frassino,
cotte, frantumate e decolorate
con melassa e chiodi di garofano
e immerse poi nello sterco di pecora.
A lla fine del XVII sec. in Inghilterra
il tè più economico costava 7 scellini la libbra
I l tè giunse in Europa
accompagnato
(453 gr.) equivalente
di una settimana di paga per un operaio.
Oggi il tè più caro presente
Oggi il tè più caro presente
nel catalogo della prestigiosa
maison francese Mariage Frères
è il Thé Jaune Cinq Dynasties
che costa 50,00 Euro
ogni 20 gr. (cioè 1.132,50 Euro per 1 libbra:
lo stipendio mensile di un impiegato).
"bollitore da tè" si usa
anche per indicare una persona
pigra o un sempliciotto.
L'espressione "ricevere il proprio tè"
L'espressione "ricevere il proprio tè"
significa invece
essere cacciati via, venire liquidati.
di Liverpool fu sospeso
perché i nuovi locali
non avevano ancora la mensa
attrezzata e gli impiegati
non avrebbero potuto
bere il loro tè pomeridiano.
accompagnato
dalla fama di potente rimedio
contro molte malattie, così
come sostenevano da secoli
i medici cinesi. Ma ovviamente
non mancarono le opinioni contrarie,
espresse con foga dai detrattori
della bevanda. Al fine di risolvere
definitivamente la controversia,
il re Gustavo III di Svezia
si fece promotore di un curioso
esperimento:
a due condannati a morte
venne commutata la pena
in ergastolo in cambio della loro
disponibilità a sorbire per
due mesi ben 15 tazze
al giorno di tè il primo
e di caffé l'altro.
La sperimentazione, però,
e di caffé l'altro.
La sperimentazione, però,
ebbe un esito assai
imprevisto perché
imprevisto perché
entrambi i clinici, incaricati
di seguirne le sorti,
morirono di morte naturale
pochi giorni dopo il suo inizio
e furono immediatamente
seguiti dallo stesso re Gustavo
assassinato a seguito
di una congiura di nobili.
Si salvarono e godettero
di ottima salute le due cavie,
che portarono regolarmente
a termine la prova.
Una buona e calda tazza di tè (o tea o the...non si capisce bene)è sempre buona e salutare!Io preferisco la versione classica...sono troppo tradizionalista! Ciao
RispondiEliminaAdoro il te in tutte le salse!
RispondiEliminaBaci baci
che bel post, un tempo bevevo thè, il mio preferito era quello aromatizzato alla vanigli, camomilla e miele.
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